Terzo seminario al Parco dell'Antola (Torriglia)

durante la presentazione Venerdì 16 marzo – Sede del Parco dell’Antola, Torriglia (GE) – h 16-20

Il seminario si è svolto venerdì 16 marzo a Torriglia presso la sede del Parco regionale dell’Antola in Via Nostra Signora della Provvidenza, 3 per incontrare i coltivatori delle valli Trebbia e Scrivia e chiunque sia interessato agli argomenti trattati nel corso del seminario, il terzo del progetto.

Ecco la locandina in pdf.

Finanziato dal PSR Liguria come progetto dimostrativo sulla misura 1.02

Torriglia – venerdì 16 marzo 2018

Per l’incontro in val Trebbia abbiamo scelto un luogo significativo per la storia del Consorzio della Quarantina: la Torriglietta, il salone al primo piano dell’edificio che ospita la sede del Parco Regionale Antola a Torriglia.

Qui si svolgono, infatti, le assemblee annuali dei soci del Consorzio (nel mese di novembre) e sino a pochi anni fa questa stessa sala si riempiva di sementi portate da centinaia di appassionati in occasione della più antica manifestazione italiana di libero scambio, il Mandillo dei Semi, che nello scorso gennaio si è tenuto nel santuario di Montebruno, sempre in val Trebbia.

Dopo queste premesse, appare naturale che buona parte dei presenti al seminario fossero soci del Consorzio della Quarantina, anche se non sono mancate presenze di agricoltori provenienti da altre regioni.

Fabrizio Bottari e Marcello Maimone hanno esposto come di consueto i risultati dell’attività dimostrativa, evidenziando la capacità di apportare alle aziende montane un reddito significativo da parte di colture quali, appunto, la patata, ma anche i legumi e i cereali. La scelta di alcune aziende di puntare su varietà locali di pregio si è rivelata corretta e il successo prolungato nel tempo della Quarantina Bianca Genovese, tutelata e commercializzata dal Consorzio, ne è la conferma più evidente.

In un suo breve intervento Daniela Segale (che ringraziamo per l’ospitalità, assieme al Comune di Torriglia), presidente del Parco dell’Antola e del GAL Verdemare, ci ha informato della prossima apertura di numerosi bandi collegati al Piano di Sviluppo Rurale, attesi da tempo in particolare dagli agricoltori.

Tornando al seminario, particolare interesse ha destato la proposta di recupero comunitario di terreni non più coltivati che il Consorzio sta discutendo in questi giorni con gli abitanti di due paesi della val d’Aveto, Cerisola e Villa Rocca; se andasse a buon fine, potrebbe essere preso come esempio da esportare anche in altre località del nostro entroterra; una scelta, quella della cooperazione, che in forme più o meno simili ha già visto maturare diverse esperienze in passato sia in val Trebbia (la stalla sociale di Fontanigorda) che in altre vallate liguri, come ha sottolineato nel suo intervento Marcello Maimone.