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Rialto è un piccolo comune del savonese, seicento abitanti sparsi in diverse frazioni della val Pora, nell’entroterra di Finale.
L’ambiente naturale è quello caratteristico del versante marittimo ligure, con la macchia mediterranea che a quote più elevate lascia il posto ai boschi misti di caducifoglie.
I coltivi più diffusi che circondano i paesi allineati a mezzacosta sono uliveti e vigneti, ed è in questo ambiente che Claudia e Davide accolgono quanti salgono alla Casa di Giovanni per acquistare i loro prodotti: olio, vino, miele, sciroppi, marmellate, confetture e antiche varietà di ortaggi, tra cui la patata Quarantina Bianca tutelata dal nostro Consorzio.
L’olio è prodotto spremendo a freddo nel frantoio di Feglino olive di varietà Taggiasca, Leccio e Pignola. I vitigni coltivati sui terrazzamenti hanno nomi antichi e suggestivi: Vermentino, Barbarossa, Granaccia, Rossese, Albana, Syrah…
Un’altra azienda mista dove si coltiva un po’ di tutto e dove l’unica “fregatura” (per Claudia e Davide, non per i loro clienti) è che non ci sono mai pause dal lavoro nei campi, perché i cicli di coltivazione si intrecciano apparentemente senza fine; e poi ci sono le api, rigorosamente stanziali, da accudire, con le arnie sparse tra le acacie, i ciliegi, i boschi di castagni e ai margini dell’uliveto, e da difendere dalla temibile vespa vetulina.
Nonostante tutto questo la leggenda vuole che i titolari siano sempre di buonumore e accolgano i visitatori con un sorriso…
Per verificarlo di persona: La casa di Giovanni
Vai alla prova in campo del 14 maggio.