Dalle bacche prodotte dalle famose Quarantine presto avremo nuove varietà di patate locali

Il Secolo XIX, 25.5.2017

Sergio Rossi

Non c’è bisogno di essere contadini né ortolani per sapere che le patate non sono un frutto ma un tubero. E se fin qui ci arriviamo tutti, forse taluni non conoscono l‘aspetto della pianta e ignorano la bellezza dei fiori che essa forma a metà del ciclo vegetativo. Ma la cosa forse più curiosa e davvero poco nota è che quei fiori, in particolari condizioni, daranno vita al vero frutto della patata, cioè una piccola bacca di colore verde. Tutto ciò è certamente irrilevante sotto il profilo alimentare, poiché non si tratta di frutti commestibili. Ma la vera curiosità sta nel loro contenuto e in ciò che da essi può scaturire. Se prendiamo una di quelle bacche e la apriamo, troviamo al suo interno un certo numero di semini immersi in una polpa trasparente e gelatinosa. Volendo fare un para gone si potrebbe dire che l’interno di una bacca di patata assomiglia a quello di un pomodoro, entrambi appartenenti alla stessa famiglia delle solanacee. Prendendo quei semini e piantandoli nasceranno tan te piantine di patata, ciascuna delle quali darà vita a piccoli tuberi. E qui arriva l’esito più

sorprendente: ognuna di quelle piantine produrrà patate di forme e colori differenti. E non si tratterà di differenze appena percettibili, ma di caratteristiche singolari e distinguibili che renderanno quei tuberini riconoscibili. Semplificando le ragioni scientifiche apprese dagli specialisti, credo di aver capito che dentro le bacche di ogni pianta di patata siano contenuti i semi delle varietà di cui essa è figlia. Un po’ come se ogni tubero seminato riproducesse i semi dei suoi progenitori e li raccogliesse entro il suo frutto, tramandando così la sua genealogia.

Fabrizio Bottari, coltivatore di patate e conservatore di una delle più numerose collezioni “viventi” di tuberi, sta seguendo un lavoro di riproduzione da semi di diverse varietà e a lui si devono i più recenti e interessanti esperimenti in cam po,partiti dalle bacche prodotte dalle famose patate Quarantine. A presto nuove varietà figlie di una celebrità locale.

L’autore è un esperto di enogastronomia